L'Olimpico rischia di essere lo scrigno dei rimpianti del Napoli. La squadra di Conte rimedia un'altra rimonta nel finale, dopo una gara sicuramente più sofferta ed equilibrata rispetto a quella con i giallorossi, ma che ora può consegnare la vetta della classifica all'Inter, di scena allo Stadium con meno pressione sulle spalle. Il rammarico è enorme per il gol subìto nel finale, ma ampiamente meritato dalla Lazio e per i partenopei subentra il classico bicchiere che ognuno può osservare dal proprio personalissimo punto di vista. Mezzo vuoto, considerando il terzo pareggio di fila, altri due punti buttati via nei minuti finali quando c'era l'opportunità persino di allungare sull'Inter ed una prova non certo scintillante. Mezzo pieno o persino strapieno, considerando il buon momento della Lazio, l'emergenza infortuni, il nuovo cambio modulo a cui Conte ha lavorato appena una settimana, ma anche la reazione mentale allo svantaggio, il decimo risultato utile ed il calendario con l'ultima trasferta di livello superata senza perdere. In questo senso il bicchiere di Antonio Conte è strapieno: "Non posso non essere soddisfatto. C'è rammarico perché qui all'Olimpico in 15 giorni abbiamo lasciato quattro punti al 90', ma contro squadre forti e questa prestazione ha un peso diverso per il fatto di aver dimostrato che non si vuole mollare a prescindere dagli inconvenienti. Lo dicevo che saremmo stati duri da battere", l'orgoglio del tecnico in conferenza stampa.

Il 'nuovo' Napoli, Raspadori c'è

E' la notizia migliore della serata. Giacomo Raspadori parte titolare e non solo dimostra di poter dare il suo contributo in questo Napoli, ma finisce la gara dell'Olimpico da migliore in campo, rifinendo tutte le azioni più importante al di là del gol - pesantissimo - che mette in partita la sua squadra dopo un inizio che lasciava immaginare il peggio. Dai suoi scambi con Lukaku, migliorando magari gli automatismi nel dividersi gli spazi centrali anche con McTominay, passano le speranze dei partenopei di restare a contatto con l'Inter fino al rientro di Neres.

Buongiorno, un'ora per tornare al top

Per ritrovare la strada del ritorno ai clean sheet serve la guida dell'ex centrale del Torino. Ben sostituito da Juan Jesus in questi quasi due mesi e mezzo, ma averlo - che sia a due o nella nuova linea a tre - fa un'enorme differenza. Inizia su Castellanos che rifinisce e gioca molto per i compagni, poi passa su Noslin che cerca più la profondità: il risultato non cambia, mostrando tutte le sue qualità in anticipo e nel corpo a corpo, ma poi cala alla distanza. Un'ora, dunque, per far ripartire il motore e puntare ad essere al top già dalla prossima col Como per poi sfidare Lautaro e Thuram.

Ed i cambi?

Restano il punto interrogativo. Al netto degli infortuni, che hanno assottigliato la rosa soprattutto a sinistra, e di un mercato di gennaio disastroso, quella di Antonio Conte per alcuni ruoli resta in realtà una scelta e non una necessità. Chiude con appena due cambi (out gli stremati Buongiorno e Mazzocchi, ma elementi come Ngonge, Billing e soprattutto Simeone ed anche un palleggiatore come Gilmour - che potrebbe essere utile proprio per congelare il pallone nei finali - potrebbero ampiamente aiutare nei 10-20' finali. Conte, invece, legittimamente senza coppe preferisce spesso andare con i suoi (soliti) guerrieri.

Sezione: Le Altre di A / Data: Dom 16 febbraio 2025 alle 14:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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