Tre sconfitte consecutive, zero reti segnate e una crisi che rischia di mettere in discussione una stagione intera. L’Atalanta di Gasperini, terza con 58 punti, vede assottigliarsi sempre di più il vantaggio costruito con grande fatica nei mesi scorsi. A sette giornate dalla fine del campionato, tutto è ancora in bilico, e quella sfida contro il Bologna, in programma domenica all’ora di pranzo al Gewiss Stadium, diventa improvvisamente decisiva. Un mese fa, dopo aver travolto la Juventus 4-0 allo Stadium, sembrava tutto fatto: sei punti di vantaggio sui bianconeri, terzo posto blindato e sogni di gloria intatti. Oggi, invece, l’Atalanta è scivolata pericolosamente, con la Juve e il Bologna ormai vicinissime, pronte al sorpasso.
UN CALENDARIO AMICO, MA SERVE UNA SVOLTA
La vera fortuna dell’Atalanta potrebbe essere il calendario, sulla carta favorevole, almeno dopo l’incrocio delicatissimo con il Bologna e la difficile trasferta contro il Milan di Conceiçao, squadra imprevedibile e sempre pericolosa. Lecce, Monza, Genoa e Parma, avversarie tutte alla portata, rappresentano i dodici punti potenziali per riportare serenità e consolidare un piazzamento Champions che resta fondamentale per il futuro del club. Ma per arrivare lì, bisogna prima superare l’ostacolo più insidioso: la paura di aver perso la propria identità.
LA DEA IN CRISI D’IDENTITÀ
Il momento nerazzurro è segnato da un blocco mentale prima che tecnico. L’attacco, forza storica della squadra di Gasperini, è in secca da tre partite consecutive e fatica enormemente a concretizzare, nonostante la qualità a disposizione. La difesa, che nella prima metà della stagione era una garanzia, ora vacilla tra errori individuali e distrazioni che costano punti preziosi. E poi c’è il fattore Gewiss Stadium, diventato un vero tabù: zero vittorie casalinghe nel 2025 e zero gol segnati davanti al proprio pubblico dal primo febbraio. Numeri da incubo che impongono una reazione immediata, già dalla prossima gara.
LE AVVERSARIE NON ASPETTANO
La Juventus è tornata a respirare dopo l’arrivo di Igor Tudor, che ha risvegliato la squadra con 4 punti in due gare e si prepara a un calendario abbordabile. Il Bologna è invece la squadra del momento, con 16 punti raccolti nelle ultime sei giornate e una solidità impressionante. Proprio i rossoblù si presentano a Bergamo in fiducia e con il sogno concreto di superare l’Atalanta già nel prossimo turno. Poco più indietro, Lazio e Roma continuano a sperare, ma sembrano avere qualcosa in meno: la Lazio, impegnata anche in Europa League, dovrà gestire il delicato derby con la Roma, mentre Ranieri, seppur eroico nel rilanciare i giallorossi, paga l’assenza decisiva di Dybala. La Fiorentina resta l’outsider: seppur distante, non si è ancora arresa.
GASPERINI: FUTURO LEGATO AI RISULTATI
In questo contesto, è evidente che molto dipenda dai prossimi risultati. Una mancata qualificazione alla Champions rischierebbe di minare anche il futuro di Gasperini a Bergamo, accelerando la fine di un ciclo glorioso che rischia di chiudersi nel modo peggiore. Mai come adesso, dunque, è fondamentale rialzare subito la testa, riprendere la corsa e dimostrare che il gruppo ha ancora energie fisiche e mentali sufficienti per superare il momento di crisi.
L’ORA DELLA VERITÀ
La sfida con il Bologna è un autentico crocevia stagionale: una sconfettia rischia di aprire una voragine di incertezza e tensione. Un pareggio sarebbe una toppa, utile ma non decisiva. Solo una vittoria restituirebbe certezze e sicurezza a una squadra che non può permettersi di perdere il treno Champions. L’Atalanta ha il destino nelle proprie mani. Ora o mai più.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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