L’ex capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, torna protagonista, ma questa volta lontano dai campi da gioco e con un ruolo decisamente inaspettato. Grazie alla sua denuncia per il furto della sua Range Rover, avvenuto il 29 settembre 2023 a Bergamo, ha permesso di far partire un’indagine che ha portato i carabinieri a sgominare un’organizzazione dedita al furto e al riciclaggio di SUV di lusso. Il risultato? Due arresti e un business criminale smantellato.

IL COLPO E LE INDAGINI: COSÌ È STATA SCOPERTO IL TRAFFICO ILLEGALE
Doni, al momento della denuncia, aveva segnalato un dettaglio cruciale agli inquirenti: aveva sempre con sé il telecomando della vettura. Questo ha subito insospettito gli investigatori, facendo emergere la possibilità che i ladri disponessero di strumenti tecnologici avanzati in grado di bypassare i sistemi di sicurezza dell’auto.

Da lì, la svolta. Le forze dell’ordine hanno intercettato un capannone in provincia di Lecco, dove hanno trovato SUV rubati, centraline riprogrammate, targhe false e documenti contraffatti. Tutto il necessario per esportare le vetture e cancellare ogni traccia dei furti.

GLI ARRESTATI E IL MODUS OPERANDI DELLA “BANDA DEI SUV”
Le indagini dei carabinieri della sezione Operativa della Compagnia di Bergamo hanno portato all’arresto di due uomini, entrambi cinquantenni, già noti alle forze dell’ordine. Uno di loro è accusato anche di riciclaggio, per aver alterato il numero di telaio di una Mercedes sottratta con un’altra modalità illecita.

Ma come agiva la banda? Stando a quanto ricostruito - riferisce Tgcom - , i due individuavano le auto di lusso da rubare, seguivano i proprietari per chilometri e aspettavano il momento giusto per entrare in azione. Grazie a dispositivi elettronici di ultima generazione, in pochi minuti erano in grado di sbloccare i sistemi di sicurezza e portare via il mezzo.

L’accusa nei loro confronti riguarda il furto aggravato di tre Land Rover Defender e l’appropriazione indebita di un quarto SUV. Un traffico illecito che, secondo le prime stime, avrebbe fruttato decine di migliaia di euro.

UN GOL INASPETTATO PER DONI: LA SUA DENUNCIA DECISIVA PER LE INDAGINI
L’ex attaccante nerazzurro, suo malgrado vittima del furto, si è rivelato decisivo per le indagini: il suo caso ha permesso di collegare più episodi simili, facendo emergere un modus operandi sistematico che ha portato i carabinieri a smascherare l’intero traffico.

Un colpo ben assestato alla criminalità organizzata che, questa volta, ha trovato sulla sua strada un avversario inatteso: l’intuito delle forze dell’ordine e la denuncia tempestiva di chi, abituato a segnare sul campo, ha contribuito a mettere a segno un altro gol. Questa volta, per la giustizia.

Sezione: Altre news / Data: Dom 16 febbraio 2025 alle 16:40
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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