Gian Piero Gasperini non guarda solo al rettangolo verde. Mentre la sua Atalanta difende il podio in campionato, l’allenatore ha deciso di allargare gli orizzonti entrando nel capitale di Emblème srl, giovane società nata all’interno di Tosetti Value Sim. L’operazione – rivelata da Affaritaliani.it – mette in luce la “seconda vita” finanziaria di Gasp, che punta a un settore in piena ascesa: la gestione digitale dei beni d’arte.

QUOTE FAMILIARI - L’operazione, formalizzata con un aumento di capitale da 180 mila euro, vede Gasperini padre rilevare il 10 % di Emblème, mentre il figlio Andrea ne acquisisce un ulteriore 5 %. Le quote maggioritarie restano alla famiglia Tosetti (63,7 %) e alla stessa Tosetti Value Sim (21,25 %), partecipata – vale la pena ricordarlo – dai Lavazza e da Banca Generali.

CHE COS’È EMBLÈME - La start-up torinese, presieduta da Giulia Tosetti, ha chiuso il 2023 con ricavi superiori a 150 mila euro. Il suo punto di forza è un caveau digitale: un report patrimoniale che aggrega e valorizza opere d’arte, oggetti di pregio e immobili, fornendo ai clienti una fotografia in tempo reale del loro “mondo fisico”. Un servizio su misura per i grandi patrimoni che vogliono mettere ordine – e mettere a rendimento – il capitale emozionale accumulato negli anni.

PERCHÉ L’ARTE - Per Gasperini l’investimento è tutt’altro che casuale. Il tecnico ha sempre mostrato curiosità per i settori ad alto contenuto valoriale. L’arte, spiegano gli esperti di wealth management, è oggi un asset rifugio capace di diversificare i portafogli e di attrarre capitali alla ricerca di protezione dall’inflazione. Un “campionato” alternativo in cui la visione di lungo periodo vale più di un colpo di mercato.

SINERGIE FUTURE - Con l’ingresso in Emblème, il ct dell’Atalanta si ritaglia un ruolo in un ecosistema che conta su partner di primissimo piano (Lavazza, Banca Generali) e su un know-how consolidato nella consulenza alle famiglie imprenditoriali. Un passaggio che potrebbe aprire a nuove collaborazioni fra Bergamo e Torino sul filo dell’arte, del mecenatismo e – perché no – del marketing sportivo.

L’ULTIMA MOSSA DI GASP
Insomma, se lo Scudetto è «una partita finita» ma con un finestra molto vicina all'obiettivo Champions, il mister ha già disegnato il suo 'piano B': coltivare il talento dell’arte, trasformando la passione in investimento. E chissà che, una volta archiviata la corsa Champions, l tecnico non decida di portare la sua nota maniacale attenzione ai dettagli anche fra tele, sculture e certificati blockchain.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 23 aprile 2025 alle 22:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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