Un gesto semplice, una mano alzata, poi il volto segnato dal dolore: l'Atalanta ha capito subito che stavolta era davvero grave. L'infortunio di Sead Kolasinac nel match contro il Bologna è soltanto l'ultimo episodio di una catena incredibile di sventure che hanno colpito la squadra nerazzurra. Eppure, nonostante tutto, la classifica racconta ancora di un'impresa possibile: la Dea continua a sognare la Champions League, nonostante tutto e tutti.

UN INFORTUNIO PESANTISSIMO
Kolasinac si era illuso che fosse qualcosa di meno serio. Uscito dal campo sulle sue gambe, sperava che il dolore si sarebbe attenuato rapidamente. Purtroppo, gli esami svolti immediatamente hanno spento ogni speranza: rottura del legamento crociato anteriore e lesione del menisco esterno al ginocchio sinistro. La stagione del bosniaco finisce qui, e con essa svaniscono le speranze di riaverlo disponibile a breve. Ora l'obiettivo è tornare a ottobre, dopo un intervento che sarà eseguito dal professor Mariani a Villa Stuart, diventata quasi una seconda casa per l'Atalanta.

INCREDIBILE SEQUENZA DI SFORTUNA
L'elenco degli interventi chirurgici è impressionante - analizza La Gazzetta dello Sport -: sei operazioni in meno di un anno, con ben tre crociati sinistri ricostruiti (Kolasinac, Scamacca e Scalvini). Altri due interventi di altissimo livello, quelli del professor Cugat Bertomeu a Barcellona, per risolvere i problemi tendinei di Scamacca e Kossounou, e una stabilizzazione chirurgica alla spalla di Scalvini effettuata all'Humanitas di Rozzano. Un numero impressionante di assenze che avrebbe potuto mandare in crisi qualsiasi club.

UNA ROSA FALCIDIATA, EPPURE COMPETITIVA
Per Gasperini il danno non è stato solo numerico, ma anche tattico e qualitativo: perdere tre titolari pesantissimi per lunghi periodi non è qualcosa che si può affrontare senza conseguenze. Scamacca doveva essere il partner ideale per Retegui, e Scalvini rappresentava una fondamentale alternativa sia in difesa che a centrocampo, dove avrebbe permesso una gestione più agevole delle risorse a disposizione. Nonostante tutto, l'Atalanta si trova in una posizione privilegiata per conquistare l'accesso diretto alla prossima Champions League, un risultato incredibile considerando tutte le difficoltà incontrate.

RITORNO FONDAMENTALE
La buona notizia arriva ora dal recupero di Kossounou, che dopo tre mesi di stop forzato può finalmente tornare in campo già contro il Milan. Un rientro provvidenziale che darà al reparto arretrato nerazzurro respiro in vista delle ultime, decisive partite della stagione. Una soluzione fondamentale anche considerando che sia Djimsiti che Hien sono diffidati e il rischio di ulteriori problemi è dietro l'angolo.

Un'Atalanta colpita, ferita, ma mai affondata. Una squadra che continua a combattere, sfidando le avversità, e che ancora una volta dimostra tutta la sua straordinaria capacità di reagire di fronte agli ostacoli.

Perché la Dea, dopotutto, non si arrende mai.

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Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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