Quello che sta costruendo il Milan dopo la cessione di Sandro Tonali al Newcastle sembra il perfetto sogno di ogni giocatore di videogiochi, di ogni manager virtuale che abbia studiato al meglio le caratteristiche dei giocatori più promettenti e che per parametri economici calzano a pennello per il proprio club. Un esterno rapidissimo. Un interno di fisico e gamba, uno di maggiore struttura e profondità. Una punta atipica capace di giocare anche sull'esterno. Un esterno che gioca da dieci o sulla fascia a piede invertito. Una promessa giovanissima a parametro zero. Un talento per la difesa dalla Spagna. Il Milan che sta architettando la nuova triade rossonera, Giorgio Furlani, Henrid Almstadt e Geoffrey Moncada, sembra rispondere a pieno a questi canoni. La massima aspirazione per chi fa dello scouting la propria passione. Ma questo Milan può funzionare davvero anche nella realtà?

Un progetto solido, un'idea chiara e coraggiosa. Ma funzionerà?
Cedere Tonali al Newcastle, perdere un simbolo come Paolo Maldini, veder Zlatan Ibrahimovic ritirarsi, ha fatto crollare le fondamenta e le basi del tifoso rossonero. Fino a un mese e fa, il Milan sembrava un castello di carta pronto a volar via alla prima folata. Poi si è alzato il sipario e il progetto della triade rossonera ha preso forma, dimensione, è stato chiaro a tutti. In teoria, sulla carta, nei pensieri, tutto può funzionare alla meraviglia. Due esterni esplosivi come Rafael Leao e Samuel Chukwueze, un trequartista come Christian Pulisic, una punta di struttura come Olivier Giroud, due interni di fisico come Tijani Reijnders e Ruben Loftus-Cheek e magari anche Yunus Musah (o Morten Hjulmand come alternativa) come mediana di struttura, fisico, gamba, dinamismo, è un pacchetto che sembra studiato nel dettaglio. Non sono acquisti improvvisati, occasioni da adattare, da reinventare. Ogni giocatore sembra preso con un piano chiaro, scelto da una shortlist ben precisa, per caratteristiche, qualità. Le alternative ai vari giocatori acquistati, in fondo, avevano caratteristiche simili e per questo non può esserci altro giudizio su questo Milan: ha un'idea chiara e definita. Ma funzionerà anche nella realtà?

L' avvocato (non) del Diavolo

Il sogno di ogni giocatore di un manageriale calcistico. Il Milan che prende forma è questo ma è chiaro che in un progetto così ambizioso, così diverso dalla linea che hanno seguito gran parte delle grandi società negli ultimi anni, non possano mancare i dubbi. Certo: visto dall'esterno, è sicuramente più stimolante (sia da cronista che da tifoso che da osservatore esterno) pensare a una squadra così nuova e rinnovata che a un calciomercato che gravita in modo incomprensibile attorno ai soliti sei-sette nomi tra le stesse squadre. Ma funzionerà? Reijnders viene da un calcio olandese in tutto e per tutto,d a una dimensione tranquilla come quella dell'AZ Alkmaar. Christian Pulisic dal Chelsea e ha formazione calcistica differente, come Ruben Loftus-Cheek. Noah Okafor viene da una lega con pressioni minori, Samuel Chukwueze da un paese come Vila-Real che vive di calcio e ceramica ma certamente anche lui dovrà superare lo stress-test rossonero e del campionato italiano. Tante culture calcistiche diverse non sono facili da mettere insieme, anche se le scelte sono state vidimate da Stefano Pioli. Tanto che il suo ruolo è stato centrale anche nella scelta dei calciatori. Un esempio: è stato il colloquio che ha avuto con Reijnders a convincere definitivamente l'olandese a scegliere solo il progetto rossonero.

Il precedente del Napoli
C'è anche un altro aspetto: nessuno di questi giocatori conosce il nostro campionato e dovrà funzionare tutto nel modo migliore, come (se non ancor di più) il Napoli nella scorsa stagione. Perché lo scouting guidato da Maurizio Micheli ha fatto un capolavoro in sintonia con Luciano Spalletti nello scegliere i giocatori giusti e funzionali al progetto tattico ma anche numericamente erano meno rispetto alla rivoluzione totale dei rossoneri. E a questo grandissimo numero di giocatori cambiati in rosa manca, inoltre, anche esperienza sulla carta d'identità. Il bivio tra quel che ha combinato il Chelsea dopo gli stravolgimenti di Todd Boehly e i successi azzurri del club di De Laurentiis è uno degli spartiacque per il Milan del futuro. Anche se questo progetto della triade Furlani-Almastadt-Moncada stimola le fantasie come pochi altri, i rischi non mancano. Ma fanno parte del mestiere.

Sezione: Altre news / Data: Ven 28 luglio 2023 alle 10:00 / Fonte: Marco Conterio per TMW
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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