Candeline per Eugenio Perico, amatissimo mister del florido settore giovanile di Zingonia fino alla scorsa primavera e a questo giro collaboratore-consulente di extralusso. L'ex tecnico della formazione Berretti dell'Atalanta, che dopo l'assegnazione della "sua" panchina allo "zio" Beppe Bergomi s'è concesso un anno sabbatico (ma attenzione, solo da tecnico), taglia il prestigioso traguardo dei sessant'anni. Uno dei pochi calciatori di alto livello a essersi affermato come maestro dei vivai dopo una più che onorevole carriera sul terreno di gioco, l'allenatore di Curno - dov'è nato il 15 ottobre 1951 - festeggia il compleanno alla vigilia di un match verità per la prima squadra, quello di domenica 16 al "Comunale" contro l'Udinese.

Cresciuto a pane e pallone nella Dea, mediano con attitudini difensive in un calcio italiano ancora sparagnino, Perico inizia a giocare da titolare nello Spezia e nella Cremonese (1971-73), prima di diventare una bandiera dell'Ascoli (ben 236 presenze - record tuttora imbattuto - e 7 reti tra 1973 e 1981) e chiudere in bellezza facendo ritorno alla base nerazzurra. Con i colori che da sempre gli fasciano il cuore, 148 partite e 1 solo gol, ma con il merito di aver guidato sul campo la risalita dall'inferno della C1 (1981/82) fino alla massima serie, riconquistata nel 1984 con Nedo Sonetti in panca.

Trasferita dall'erba alla tolda di comando la sua saggezza calcistica di prim'ordine, il "padre d'arte" (uno dei suoi quattro figli, Gabriele, è approdato al Cagliari dopo essere esploso nell'AlbinoLeffe) ha cominciato a mietere successi. In bacheca, infatti, fanno bella mostra di sé ben quattro scudetti con i Giovanissimi Nazionali. Un cavallo di razza nella grande scuderia targata Mino Favini, ma soprattutto - chiedete a chiunque frequenti il Centro Bortolotti per credere - una persona che gode della stima incondizionata dell'ambiente. Ora la pausa, che speriamo equivalga solo a un arrivederci. Ma anche senza un sedile sotto le terga o una carica ufficiale, la sua presenza nel fortino della Bassa si sente eccome. Augurissimi, mister.

Sezione: Auguri a... / Data: Sab 15 ottobre 2011 alle 10:00
Autore: Simone Fornoni
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