La Juventus si trova davanti a un bivio. Perché da una parte c'è Igor Tudor. Chiamato a raddrizzare il timone di una barca che stava affondando e che, almeno finora, ha condotto senza particolari sforzi. Dall'altra l'idea, affascinante senonché complicata, di rivoluzionare tutto nuovamente, con un capitano che abbia idee differenti. Insomma, uno come Antonio Conte, oramai ai ferri corti con il Napoli - e che sta mandando segnali abbastanza chiari a tutto l'equipaggio - oppure il grande outsider, quel Gian Piero Gasperini che accetterebbe un foglio in bianco pur di allenare la squadra che lo ha fatto crescere senza però utilizzarlo fino in fondo: pure lui con l'Atalanta sarebbe al termine della sua corsa, ma poi c'è il condizionale e un contratto firmato almeno fino al prossimo giugno.

Quindi bisogna capire qual è la corrente che andrà per la maggiore, cioè se Tudor è davvero il nome "accettato" per la prossima stagione. Ha sempre affermato come non ci fossero problemi di contratto, di clausole. Del resto ha lasciato due lavori - Olympique Marsiglia e Lazio - proprio perché una situazione non gli andava più bene. La Juventus è certamente differente, per status, e per obiettivi: deve arrivare per forza al quarto posto oppure il suo rapporto di lavoro terminerà automaticamente.

Paradossalmente potrebbe non bastare. Per questo con Parma, Monza, Udinese, Venezia, Bologna e Lazio - in ordine sparso - serve vincere e convincere, ma anche guadagnarsi uno status, uno standing che finora non ha avuto. Adesso è il traghettatore, l'ex vice di Pirlo che arriva alla ribalta perché ex bianconero. Dovrà però fare quel saltino in più.

Sezione: Calciomercato / Data: Mar 22 aprile 2025 alle 11:45 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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