Firenze non è mai stata una passeggiata per nessuno, figuriamoci per un’Atalanta ferita, incerottata, ma ancora viva. La Dea arriva al Franchi con le ossa rotte dopo lo schiaffo dell’Inter, un ko che ha fatto male più al morale che alla classifica, e con un ciclo di ferro che sembra un girone dantesco. Eppure, è proprio nei momenti di crisi che si vede la stoffa di una squadra. E di un allenatore come Gian Piero Gasperini, che da anni trasforma acqua in vino e limiti in opportunità.

La squalifica di Ederson è un pugno nello stomaco: il brasiliano, con i suoi 3277 minuti stagionali, è il metronomo di questa Atalanta, il guerriero che non molla mai, secondo solo al totem De Roon. Senza di lui, il centrocampo perde un polmone e un cervello. Aggiungiamoci l’assenza di Retegui, e il quadro si fa fosco: l’attacco orfano di un riferimento, la mediana da reinventare. Ma Gasperini non è tipo da piangersi addosso. Ha già tirato fuori dal cilindro Mario Pasalic, il croato tuttofare che in 39 partite ha dimostrato di sapersi adattare ovunque, dalla mediana alla trequarti, fino al falso nove. Sarà lui a prendere le redini accanto a De Roon, in una sfida che sa di ultima spiaggia.

E poi c’è la Fiorentina. Una Viola che vola sulle ali dell’entusiasmo, forte del trionfo sulla Juventus e di un Palladino che ha ridato fuoco a una piazza affamata di Champions. Il Franchi sarà un calderone, e l’Atalanta dovrà entrarci con il coltello tra i denti. In avanti, Lookman e De Ketelaere sono le certezze, ma il terzo posto è un rebus: Brescianini o Samardzic? Gioventù, talento, incoscienza. Gasperini potrebbe stupirci ancora, come sempre ha fatto nei momenti più bui.

Questa partita non è solo una tappa della trentesima giornata. È un bivio: o l’Atalanta rialza la testa e dimostra di poter ancora sognare, o rischia di scivolare nella polvere di una stagione che prometteva tanto. Firenze dirà chi è davvero la Dea: una squadra qualunque o una leggenda in divenire. Io, che di battaglie sportive ne ho viste a decine, punto sul coraggio. E su Gasperini, che non sa cosa significhi arrendersi.

Sezione: Copertina / Data: Ven 28 marzo 2025 alle 02:30
Autore: Lorenzo Casalino
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