Sembrava la ricetta perfetta: una rosa profonda, cambi decisivi e la capacità di ribaltare le partite nel finale. Ma nel 2025 qualcosa nell'Atalanta si è inceppato, trasformando quella che era una grande risorsa in un vero e proprio problema. È la crisi della panchina, diventata improvvisamente sterile e incapace di incidere nel momento decisivo della stagione.

CRISI DA GENNAIO: ECCO I DATI
I numeri parlano chiaro e sono impietosi - analizza il dato il Quotidiano Sportivo - : dall'inizio del nuovo anno, la squadra di Gasperini ha raccolto la miseria di 15 punti in 13 gare di campionato. Se includiamo le coppe, il quadro si fa ancora più cupo: 19 punti in 17 match disputati, con una media appena superiore a un punto a partita. Il crollo verticale è fotografato da un altro dato allarmante: l’Atalanta ha perso ben otto delle 17 gare giocate nel 2025. Non solo: dal 1° febbraio, giorno dell'ultimo gol interno contro il Torino firmato da Djimsiti, il Gewiss Stadium non ha più esultato.

PANCHINA SPENTA, ZERO GOL DALLE RISERVE
La radice del problema emerge analizzando proprio il rendimento di chi entra a gara in corso: dall'inizio del girone di ritorno, nessun calciatore subentrato è riuscito a segnare in campionato. Un disastro che assume contorni ancor più inquietanti se confrontato con il rendimento dell’autunno, quando l’Atalanta trasformava gli ultimi trenta minuti delle partite nella propria arma letale. Ora è tutto l'opposto: da due mesi e mezzo, la squadra non è più capace di segnare nelle fasi finali delle partite, con un'unica eccezione per le vittorie roboanti contro Empoli, Verona e Juventus.

QUANTO PESA IL FLOP DEI NUOVI
Il crollo della panchina coincide con la crisi personale di diversi giocatori arrivati per essere protagonisti. Charles De Ketelaere, ad esempio, non trova la via della rete dal 22 dicembre; Lazar Samardzic manca l'appuntamento con il gol addirittura da ottobre. Daniel Maldini, da quando è arrivato a Bergamo, non solo non ha mai segnato, ma addirittura con lui in campo l’Atalanta non ha mai trovato la rete. Il giovane Brescianini è fermo da dicembre, Pasalic ha realizzato un unico gol nella goleada di Empoli, mentre Cuadrado non ha mai segnato quest'anno. Al bilancio negativo va aggiunta anche la sfortuna di Scamacca e Zaniolo, parantesi breve e poi ceduto. 

IL PARADOSSO DELLA DEA
Il dato più assurdo è che l'Atalanta ha ancora il proprio destino tra le mani, con un vantaggio di due punti sulla Juventus, tre sulla Roma e cinque sulla Lazio nella corsa Champions. Ma il calo evidente delle alternative sta compromettendo in maniera significativa la seconda parte di stagione, con Gasperini costretto ad affidarsi quasi esclusivamente ai titolari, logorati e meno brillanti rispetto ai mesi scorsi.

UN'ARMA DA RITROVARE
La soluzione, forse, sta proprio nel recupero delle seconde linee, che oggi rappresentano l’anello debole della squadra bergamasca. Perché se è vero che nessuno vince da solo, è altrettanto vero che per raggiungere traguardi importanti serve un contributo decisivo da parte di tutti. Gasperini lo sa bene: l'Atalanta è chiamata ad invertire la rotta, ripartendo proprio da quella panchina che fino a qualche mese fa era la sua migliore alleata.

La domanda che rimane sospesa è una sola: riusciranno i nerazzurri a ritrovare in tempo la loro arma segreta, o saranno condannati a vivere di rimpianti?

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Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 18:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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