C'è una linea sottile, sottilissima, che separa la normalità da un pasticcio memorabile. Talvolta è questione di una vocale, di un attimo di confusione, di un equivoco che in pochi secondi diventa impossibile da correggere. È quanto accaduto all'Atalanta contro la Lazio, con il cambio maldestro che ha visto uscire dal campo Ademola Lookman anziché Ederson, dando vita a una scena tra il tragicomico e il surreale, sotto lo sguardo attonito di Gian Piero Gasperini.

IL FATTO: UN CAMBIO DIVERSO DALLE INTENZIONI
Al minuto 74 della gara tra Atalanta e Lazio, con la squadra bergamasca sotto di un gol, Gasperini decide per una doppia sostituzione: dentro Maldini per Retegui e Samardzic per Ederson. Tutto normale, almeno nelle intenzioni. Lo staff tecnico comunica rapidamente i cambi al team manager Mirco Moioli, usando i soprannomi dei calciatori coinvolti: “Ede” per Ederson e “Ade” per Ademola Lookman. Una differenza minima, quasi impercettibile nel frastuono dello stadio, che si rivela però decisiva.

IL MOMENTO DEL PASTICCIO
La lavagnetta luminosa si alza: fuori Retegui (come previsto) e sorprendentemente Lookman, che reagisce stupito e contrariato. Il nigeriano, incredulo, lascia lentamente il campo vicino alla panchina della Lazio. Dalla panchina atalantina Gasperini capisce immediatamente che qualcosa è andato storto, si agita per richiamare l’attenzione del suo giocatore e provare a fermarlo prima che sia troppo tardi. Ma ormai è già troppo tardi: Lookman, benché perplesso, ha già varcato la linea laterale del campo, e Samardzic è già entrato in gioco.

LA SPIEGAZIONE: PERCHÉ NON SI È POTUTO INTERVENIRE
Qui subentra il regolamento, freddo e implacabile - analizza e riporta Gazzetta.it -: una volta effettuato l'ingresso del calciatore subentrante sul terreno di gioco, la sostituzione è ufficialmente compiuta. Non si può tornare indietro. Lookman tenta di rientrare, forse spinto dalle urla disperate di Gasperini, rischiando addirittura un’ammonizione per ingresso non autorizzato (che avrebbe significato saltare la gara successiva con il Bologna, dato che era diffidato). Ma il quarto ufficiale di gara interviene e mette fine al caos: ormai la sostituzione è definitiva.

IL COMMENTO DI GASPERINI
A fine partita, il tecnico nerazzurro è apparso rassegnato e sintetico: «Abbiamo commesso un errore, frutto di un equivoco, di una comunicazione sbagliata. Quando abbiamo provato a correggere la situazione era ormai impossibile farlo. Non era proprio giornata». Parole amare di chi sa bene quanto quei dettagli possano pesare in una stagione già complicata, in un momento cruciale.

UNA VOCALE CHE COSTA CARA
Ade o Ede, una sola lettera che è costata cara, non solo per la situazione di svantaggio in cui era l’Atalanta, ma anche simbolicamente, in una stagione che nelle ultime settimane appare sempre più complicata e nervosa. Un errore da "calcio amatoriale", che certamente non si addice alla precisa gestione cui ci ha abituati il club bergamasco negli ultimi anni.

Un interrogativo resta sospeso: basterà chiarire questo pasticcio per rimettere ordine nel finale di stagione, o il cambio sbagliato è soltanto l’immagine più evidente di una crisi più profonda che attanaglia l’Atalanta? Ai nerazzurri l'ardua risposta.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 13:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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