La Juve di Tudor è già superiore alla Juve di Thiago Motta. Più qualità, più voglia di imporre il proprio calcio. E tanti giocatori nel ruolo giusto, a cominciare da Nico Gonzalez. La squadra bianconera non va oltre il pari all’Olimpico perché la Roma ha orgoglio in dosi industriali. E un vecchio mago della panchina come Ranieri. Ma non c’è dubbio che la Juve avrebbe dovuto salutare prima il balbettante Motta per affidarsi a uno come Tudor che conosce la storia e il ruolo che ha e che deve avere la squadra bianconera nel calcio italiano. Ora il nuovo tecnico dovrà compiere un altro miracolo recuperando lo spaesato Vlahovic. Sono connazionali. Se non ci riescono loro… Intanto la Roma è viva, anche senza Dybala. I giallorossi saranno la mina vagante di questo finale di torneo. Con qualsiasi obiettivo ancora aperto.
Atalanta-Lazio era una sfida tra due allenatori in difficoltà. Il nuovo passo falso della Dea evidenzia che qualcosa si è rotto nel rapporto tra un Gasp, con la valigia pronta e il gruppo squadra. Ora deve scendere in campo la società. La credibilità della famiglia Percassi è l’unica arma per ripartire e per evitare un finale di stagione in picchiata. Altro che lottare per lo scudetto. Se la Dea non ritrova le giuste motivazioni c’è il rischio di uscire dalla zona Europa. Con ovvi riflessi negativi. Il Gasp non viveva da tempo un passaggio così complicato. Mi permetto di suggerirgli di abbassare i toni, di evitare polemiche e di chiedere alla squadra di aiutarlo a chiudere bene un momento speciale della sua carriera.
Piange Gasperini mentre ritrova il sorriso Baroni. Si racconta che il tecnico fiorentino non sarebbe più in perfetta sintonia con il presidente Lotito. Che il suo futuro sulla panchina biancoceleste sarebbe a rischio. Uno scenario che mi lascia incredulo. Baroni sta ottenendo quasi il massimo da un nuovo ciclo Lazio. Nei prossimi giorni cercherà anche di conquistare la semifinale in Europa League. Spero che Lotito si ricreda. Spero che Baroni sia il punto di partenza del presente e anche del futuro della Lazio. I tre punti conquistati contro l’Atalanta sono un altro segnale chiaro della bontà del suo lavoro.
A proposito di segnali chiari credo che meriti un grande applauso il percorso del Como. E’ vero la proprietà è ricchissima. Ma non è solo questione di soldi. Intorno a mister Fabregas c’è un importante progetto tattico. Non era facile costruire in poco tempo una squadra in grado da neo promossa di salvarsi con grande anticipo. Il Como c’è riuscito. E ora ci sono le condizioni per un prossimo salto di qualità. Non mi sorprenderei di vedere nel prossimo campionato i lariani nella parte sinistra della classifica. Fabregas può convincere tanti giocatori di alto livello ad accettare questa sfida.
Chiudiamo con le milanesi. Il Milan ormai ha solo la Coppa Italia. Dovesse uscire in semifinale contro l’Inter non mi sorprenderei di veder saltare subito Conceicao. Che comunque non fa parte del futuro del Diavolo. Mi ha colpito il pareggio dell’Inter a Parma dopo il doppio vantaggio. Un piccolo campanello d’allarme che si spiega con la piacevole distrazione Champions. I nerazzurri hanno staccato troppo presto la spina al Tardini. E ora diventa ancora più intrigante la sfida scudetto con il Napoli che oggi sarà di scena a Bologna. Italiano contro Conte: spettacolo garantito.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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