L’Atalanta perde e inciampa anche sui cambi. Un episodio degno di un torneo amatoriale è andato in scena quando dalla panchina nerazzurri è arrivato il segnale sbagliato: doveva uscire Ederson, invece è stato sostituito Lookman per una banale incomprassione di nomi («Ede» invece di «Ade»). Gasperini non è stato tempestivo nell’intervenire, permettendo così all’attaccante di abbandonare il campo. Una leggerezza imperdonabile a questi livelli. A farne il punto attraverso il suo consueto taglie editoriale "Le spigolature" sul Corriere di Bergamo è Pietro Serina, il giorno dopo la terza sconfitta consecutiva della Dea in campionato. 

SENZA I GUANTI DI CARNESECCHI SAREBBE TRACOLLO
La nota positiva, se così si può definire in una giornata da dimenticare, porta ancora una volta il nome di Carnesecchi. Il portiere si conferma il migliore in campo, come già avvenuto in altre sei occasioni durante la stagione. È merito suo se la sconfita con la Lazio non si è trasformata in una disfatta più pesante, in un pomeriggio che ha visto invece tutta la squadra nerazzurra ben al di sotto degli standard.

IL TABÙ CASALINGO DIVENTA UN’OSSESSIONE
Il Gewiss Stadium ormai non regala più gioie. L’ultima vittoria interna risale al 22 dicembre 2024 contro l’Empoli. Da allora sono passate sette partite (quattro pareggi e tre sconfitte), e soprattutto 465 minuti senza segnare, una statistica che non si verificava dal lontano 2004. L’Atalanta rischia seriamente di compromettere la corsa Champions.

QUANDO IL NERVOSISMO PRENDE IL SOPRAVVENTO
Ancora più preoccupante - si legge -, è il clima nervoso percepito chiaramente in campo e in panchina. Scene di insofferenza, battibecchi e reazioni stizzite tra compagni e tra giocatori e staff, che raccontano di una squadra incapace di reagire compatta. Serve un momento di chiarimento interno forte, magari fuori dal contesto istituzionale dello spogliatoio. Un momento che, come suggerisce Serina, potrebbe essere rappresentato da una cena fra soli giocatori organizzata da Marten de Roon, leader silenzioso e riconosciuto del gruppo.

DIFESA DA HORROR
In una partita fondamentale da non perdere, è emblematico il modo in cui l’Atalanta ha incassato il gol della sconfitta: un contropiede dopo un rilancio del portiere avversario, con l’intera squadra proiettata in avanti, a mezz'ora dalla fine e sullo 0-0. L’errore doppio di Hien e Kolasinac – quest'ultimo principale responsabile – è sintomo di un momento di totale confusione e scarsa lucidità.

REAGIRE SUBITO O IL RISCHIO È L’IMPLOSIONE
È tempo di riattaccare i pezzi di un giocattolo che appare rotto. L'Atalanta è chiamata a risollevarsi immediatamente per evitare una fine di stagione disastrosa, compromettendo un obiettivo Champions ancora alla portata. Serve ritrovare serenità, lucidità e soprattutto unità d’intenti. Perché a perdere tutto ci si mette un attimo, ma per ritrovarsi potrebbe volerci molto più tempo.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 18:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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