Delio Rossi, in una lunga intervista a L'Eco di Bergamo, analizza la sfida imminente fra due sue ex squadre, Fiorentina e Atalanta, con un occhio attento al momento attuale delle due formazioni. In questo secondo appuntamento dell'intervista, Rossi si concentra sul big match di domenica, la corsa scudetto e il suo personale futuro in panchina.
LA SFIDA DEL FRANCHI «Sarà una partita davvero complicata. La Fiorentina gioca bene, soprattutto in casa, mentre l’Atalanta riesce a esprimersi al meglio lontano da Bergamo. Credo che vedremo una gara aperta e combattuta fino alla fine. La sosta potrebbe aver cambiato qualcosa negli equilibri, ma alla fine penso che l’Atalanta possa uscire da Firenze con dei punti».
UOMINI DECISIVI: LOOKMAN E KEAN «In una sfida come questa, i singoli possono fare la differenza. Nell'Atalanta vedo bene Lookman, giocatore che sa inventare dal nulla. Mi aspetto una risposta anche da De Ketelaere, anche se ultimamente ha avuto qualche difficoltà. Dall’altra parte Kean mi ha sorpreso positivamente in questa stagione, credo sarà l'uomo più pericoloso per i viola. Attenzione all’assenza di Ederson: la sua mancanza peserà tanto nell'economia di gioco della Dea».
INTER FAVORITA, MA LA DEA PUÒ SOGNARE «La favorita per lo scudetto resta l’Inter: ha rosa, qualità ed esperienza superiori. Il Napoli poteva avere il vantaggio di essere fuori dalle coppe, ma alla fine conterà chi saprà rimanere agganciato fino ad aprile. E proprio in quest'ottica, l’Atalanta non è del tutto tagliata fuori: restando vicina, può ancora sognare».
LA FIORENTINA E LA CORSA ALL’EUROPA «Per i viola invece il discorso è più complicato. Devono recuperare terreno su troppe squadre, sarà difficile vederli rimontare fino alla zona Champions. Da qui in avanti la stanchezza si farà sentire e vincerà chi saprà tenere il ritmo alto: l'Atalanta in questo senso ha sempre mostrato grande preparazione, mi aspetto possa chiudere forte».
ROSSI E IL FUTURO IN PANCHINA «Non so se tornerò ad allenare. Non ho un procuratore e non amo promuovermi, forse sono fuori tempo. Però resto nel calcio in altri modi, seguendo anche mio figlio Dario che lavora proprio per l’Atalanta nello scouting. La prossima settimana tornerò a Bergamo, ed è sempre un piacere ritrovarsi lì».
IL RIMPIANTO DI NON ESSERE TORNATO «In tutta sincerità, dopo quell'esperienza così bella nel 2005, non ho mai avuto l’occasione di tornare sulla panchina dell’Atalanta. È un rimpianto personale, perché quei sei mesi furono speciali. A volte le persone si legano più ai momenti difficili, alle sfide perse ma affrontate con dignità. Bergamo mi ha regalato proprio questo tipo di ricordo».
Rossi attende con curiosità il big match del Franchi, convinto che sarà spettacolo puro tra due formazioni pronte a giocarsela fino alla fine. Da osservatore privilegiato, sottolinea ancora una volta la solidità e il valore di un’Atalanta ormai grande tra le grandi, pronta a giocarsi tutto in questa volata finale.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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