Quest’anno l’Atleti Azzurri d’Italia è come la borsa di Mary Poppins, ogni volta ne esce qualcosa di sorprendente. Dopo l’eccezionale vittoria contro i capitolini la banda di Percassi può affrontare la trasferta di Udine con un animo migliore e il “cuore più leggero”.
I friulani ormai sono una realtà del calcio italiano. Il loro impianto di osservatori in tutto il mondo e la loro politica low cost è un esempio per molte società italiane. Anche in questo campionato galleggia tra le prime posizioni con autorevolezza e bel gioco. Guidati magistralmente da Guidolin, neo panchina d’oro 2012, i bianconeri applicano il modulo che sembra stia prendendo maggiormente piede in questi ultimi mesi: il 3-5-2 o il 3-5-1-1. Qualche anno fa dopo l’esplosione di Pirlo da regista sembrava che non si potesse più giocare senza un regista davanti alla difesa, un paio d’anni fa non si poteva scendere in campo senza degli attaccanti esterni ,lo scorso anno invece l’unico modulo possibile doveva essere il 4-3-1-2; ora invece l’ultima scoperta degli allenatori italiani è la difesa a tre, soprattutto dopo il successo del progetto di Mazzarri anche le altre si stanno adattando (la Juve di Conte su tutte). Nel calcio si tende sempre a esagerare e, visti i risultati positivi, anche questa volta sembra non se ne possa fare più a meno e che sia l’unica via per la vittoria.
ANALISI DELLA SQUADRA
Il portiere Handanovic è una sicurezza. La difesa è solida con la presenza di tre marcantoni come Danilo, Domizzi e Benatia. Il loro punto debole è certamente la velocità e in questo momento il marocchino non è in grande spolvero, dalla Coppa d’Africa sembra sia tornato il fratello scarso.
Il centrocampo è la vera forza di questa compagine ma ha qualche defezione importante, primo su tutti Isla poi Abdi e Badu. Il neo acquisto Pazienza si è inserito ottimamente negli ingranaggi della squadra di Guidolin e ha messo a disposizione dei bianconeri tanta corsa e anche qualche inserimento in fase offensiva. Vicino a lui ci sarà un altro ingaggio di gennaio, Gelson Fernandes: lo scorso anno giocava nel Chievo che non lo ha però poi riscattato, tornato a giugno al Saint Etienne il tempo di fare le valige ed eccolo accasarsi al Leicester, neanche il tempo di disfare i bagagli che era già impacchettato di nuovo per l’Italia; non sembra facciano a gara per tenerselo stretto…
Sulle fasce Basta ed Armero stanno conducendo un grande campionato, così come Asamoha che ormai è una realtà del nostro campionato: questi tre sarebbero titolari anche in molte grandi squadre.
L’attacco è sostenuto dall’eterno e sempreverde Di Natale che passati i 30 anni ha finalmente capito come si segna e da allora non ha più smesso; quest’anno viaggia ad una media realizzativa spaventosa, quasi un gol a partita. Al suo fianco il ballottaggio è tra Torje ,Fabbrini e Floro Flores.
IL MOMENTO
La Dea è ancora carica dalla sorprendente vittoria contro la Roma ma è cosciente del fatto che in Friuli la musica sarà molto diversa, l’Udinese è una squadra molto più compatta e solida dei giallorossi. I bianconeri sono alla ricerca di punti per un piazzamento in Champions che equivarrebbe ad avere bilanci sani e una valorizzazione monetaria spaventosa dei propri gioielli.
La squadra dei Pozzo però nelle ultime partite non ha raccolto molti punti, le defezioni sulla mediana date dalle assenze per la Coppa d’Africa e per gli infortuni ne hanno pesantemente rallentato la corsa ma nelle ultime uscite, con qualche recupero e con i nuovi innesti, sembra che l’Udinese stia riprendendo una buona velocità di marcia.
Domenica si affronteranno due squadre che sfoggiano un calcio disinvolto e arrembante, sarà una partita importante per entrambe le formazioni che hanno ancora molto da chiedere al campionato e che ricercano avidamente punti per centrare i propri obiettivi il prima possibile.
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