L’Atalanta ritrova i sorrisi, la grinta e soprattutto i tre punti. Nel momento più delicato della stagione, i nerazzurri rispondono presente, vincendo uno scontro diretto cruciale contro il Bologna. Al Gewiss Stadium, esaurito per l’occasione, la Dea riaccende i motori e blinda il terzo posto, respingendo l’assalto degli emiliani con una prova di carattere e cinismo.
UN AVVIO DEVASTANTE
È bastato un quarto d’ora per far capire che l’Atalanta non avrebbe lasciato punti sul campo. Gasperini aveva bisogno di una partenza sprint, e i suoi uomini l’hanno servito al meglio: dopo appena tre minuti, Retegui ha interrotto il digiuno offensivo bergamasco, raccogliendo un perfetto invito di Bellanova. Ma il centravanti argentino non si è accontentato: poco dopo, con caparbietà e tecnica, ha vinto un contrasto complicato con Lucumi, regalando a Pasalic un pallone d’oro da insaccare senza problemi per il 2-0 al 21’. Match praticamente chiuso.
LA GESTIONE PERFETTA
L’Atalanta, ottenuto il doppio vantaggio, ha scelto la concretezza alla spettacolarità, abbassando il ritmo e lasciando il pallone ai rossoblù, incapaci di trovare spazi. Italiano non è riuscito a trovare soluzioni ai problemi della sua squadra, che senza Ferguson e con Odgaard disponibile solo in teoria, ha pagato anche una giornata negativa di Fabbian e di un Dallinga poco ispirato. Ndoye e Orsolini, spesso decisivi, non hanno trovato il guizzo giusto per rianimare il match, malgrado il passaggio a un disperato 4-2-4 nel finale.
LA CHIAVE MENTALE
È stata soprattutto una vittoria di testa, quella dei nerazzurri. Dopo tre sconfitte di fila, la paura di perdere terreno e convinzione c’era, ma l’Atalanta l’ha cancellata subito. Il Bologna, invece, è sembrato scarico mentalmente, quasi sorpreso dall’aggressività iniziale degli avversari. Una mancanza di reazione che ha facilitato il compito di Gasperini e dei suoi ragazzi, bravi a sfruttare ogni piccola incertezza difensiva degli ospiti.
LA NOTA AMARA
Non tutto però è stato perfetto per Gasperini, che perde per il resto della stagione Sead Kolasinac, uscito per un gravissimo infortunio al ginocchio. Una tegola pesante, soprattutto in vista del rush finale che vede la squadra bergamasca ancora impegnata nella lotta Champions.
UNA VITTORIA CHE VALE DOPPIO
In classifica ora l’Atalanta respira profondamente, portando a 4 punti (5 considerando gli scontri diretti) il vantaggio sul Bologna e consolidando il margine sulla Juventus, diretta concorrente per un posto in Champions League. La vittoria, inoltre, riporta entusiasmo e sicurezza in un ambiente che aveva bisogno di ritrovare fiducia e certezze in vista del finale di stagione.
Ora il calendario sorride ai nerazzurri, con una serie di sfide teoricamente più abbordabili rispetto al Bologna, che dovrà affrontare in sequenza Inter, Juve, Milan e Fiorentina. Quello che era considerato un possibile spareggio per la Champions è stato giocato con il piglio della grande squadra, pronta a reggere qualsiasi pressione.
In fondo, la Dea sa sempre come rialzarsi.
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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