C'è stato un tempo in cui sembrava tutto possibile. La Lazio volava alto, quasi incurante delle leggi della gravità calcistica. Poi, improvvisamente, si è inceppato qualcosa. E oggi, contro l'Atalanta, Baroni e i suoi giocatori si giocano forse la partita più delicata della stagione, quella che può rappresentare la ripartenza o il definitivo stop delle ambizioni biancocelesti.
FINE DELLA LUNA DI MIELE
Dopo mesi vissuti tra elogi e risultati impensabili, la squadra laziale è improvvisamente entrata in crisi. Da metà febbraio, un calo netto ha fatto scivolare la Lazio dal quarto al sesto posto, raggiunta dalla Roma. Una classifica che, se confrontata con quella di gennaio, quando i biancocelesti volavano a +15 sui giallorossi, sa tanto di fallimento. Anche in Europa League la squadra ha arrancato contro il modesto Viktoria Plzen. Così, quel sogno che sembrava incredibilmente vicino si è allontanato drasticamente.
LA TEMPESTA SU BARONI
A Roma, si sa, il passo dalla gloria al processo è breve. Così, anche Baroni, l’architetto della stagione da favola, è finito sotto accusa. Criticato dal direttore sportivo Fabiani, l’allenatore è stato costretto a subire un ambiguo gioco al ribasso, culminato con la voce poco credibile di un possibile rinnovo. In mezzo, tanta confusione: esattamente quello che non serviva in un momento così delicato. Adesso serve una scossa, qualcosa che possa riaccendere un gruppo apparso psicologicamente scarico.
LA MOSSA DEL CAMBIAMENTO
Per provare a uscire dal tunnel, Baroni ha scelto di cambiare - fa il punto in casa biancoceleste La Gazzetta dello Sport -. Contro l’Atalanta, la Lazio tornerà ad un modulo più solido: via il doppio attaccante, dentro il centrocampista Dele-Bashiru dietro all’unica punta, Dia. A centrocampo, esordirà dal primo minuto Belahyane, chiamato al difficile compito di sostituire lo squalificato Guendouzi. Un debutto rischioso, ma necessario. E poi c'è la certezza del rientro di Tavares sulla fascia, mentre Castellanos, non ancora al massimo, partirà dalla panchina per essere utilizzato eventualmente nel finale.
BERGAMO, CROCEVIA DEL DESTINO
Il Gewiss Stadium non è il luogo ideale per rialzarsi, ma proprio per questo potrebbe essere la svolta perfetta. Contro le grandi la Lazio ha già dimostrato di saper reagire, e l’Atalanta di Gasperini, in cerca di riscatto dopo due ko consecutivi, potrebbe inconsapevolmente favorire la reazione d’orgoglio dei biancocelesti. Il precedente di due anni fa, quando Zaccagni regalò alla Lazio un trionfo proprio a Bergamo, alimenta le speranze di una nuova impresa.
TUTTO O NIENTE
Da oggi parte un ciclo terribile per la Lazio, un filotto che deciderà molto: Atalanta, Bodo Glimt in Europa, derby con la Roma e Genoa in Serie A. Baroni è chiamato a riscrivere rapidamente il futuro prossimo della sua squadra, consapevole che fallire significherebbe veder evaporare tutto quanto costruito finora.
La sfida contro l’Atalanta diventa quindi più di una semplice partita: è il momento della verità, l'ultimo appello prima che la stagione prenda una piega irreversibile. Saranno in grado Baroni e i suoi uomini di riaccendere la fiamma? La risposta è dietro l'angolo, anzi dietro i prossimi novanta minuti.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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