Sembrava una storia già archiviata, invece lo scandalo scommesse torna prepotentemente a gettare ombre sul calcio italiano. Dodici calciatori di Serie A risultano coinvolti in un’indagine della Procura di Milano che ha portato a sequestri e arresti domiciliari per gli organizzatori di piattaforme clandestine. In gioco cifre milionarie, Rolex fantasma e un intreccio inquietante tra sport e illegalità.

DA TORINO A MILANO: IL FILO DELL'INCHIESTAL’inchiavardata di questa indagine è stata la trasmissione degli atti dalla Procura di Torino a quella di Milano nell’agosto 2023. Tutto è cominciato con il nome di Nicolò Fagioli, allora centrocampista della Juventus, e si è ampliato coinvolgendo rapidamente Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo e Alessandro Florenzi. Dalle intercettazioni e dai verbali, gli inquirenti hanno ricostruito un sistema che vedeva Milano come punto focale dell’organizzazione delle scommesse clandestine.

LA GIOIELLERIA "BANCA" E I ROLEX MAI CONSEGNATI
Il sistema ruotava attorno a una gioielleria milanese, l’«Elysium Group srl», che fungeva da vera e propria banca clandestina. Quando i debiti accumulati dai calciatori diventavano insostenibili, i giocatori erano indirizzati al negozio per effettuare bonifici formalmente destinati all'acquisto di Rolex e gioielli. Ma nessun orologio usciva mai dal negozio: restavano lì, mentre ai calciatori veniva semplicemente rilasciata una fattura.

MISURE CAUTELARI E SEQUESTRI MILIONARI
A seguito dell’inchiesta, la Guardia di Finanza ha sequestrato circa 1,5 milioni di euro alla società coinvolta, una somma che rappresenta l'ammontare del profitto ottenuto tramite le attività illecite. Sono scattate richieste di arresti domiciliari per cinque persone: Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, organizzatori delle piattaforme illegali, e Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini, responsabili della gioielleria, accusati di riciclaggio.

I NOMI ECCELLENTI DEL CALCIO ITALIANO
Oltre a Tonali e Fagioli, la lista degli indagati comprende calciatori del calibro di Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Weston McKennie, Mattia Perin, Leandro Paredes, Angel Di Maria, Raoul Bellanova, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto e Matteo Cancellieri. I giocatori, stando alle accuse, avrebbero scommesso prevalentemente su poker e sport diversi dal calcio su piattaforme online non autorizzate, rischiando penalmente solo lievi sanzioni pecuniarie, estinguibili tramite oblazione con 250 euro.

TONALI E FAGIOLI, POSIZIONI PIÙ GRAVI
Diverso, però, è il discorso per Tonali e Fagioli. A loro è contestata anche la promozione e il reclutamento di altri scommettitori, con il ruolo di intermediari per aprire nuovi conti e gestire trasferimenti di denaro. Questo particolare illecito, non cancellabile con una semplice oblazione, prevede pene più severe che includono sia ammende che arresti, anche se realisticamente difficilmente applicabili nella misura più pesante.

GIUSTIZIA SPORTIVA: RISCHI QUASI NULLI PER I CALCIATORI
Dal punto di vista della giustizia sportiva, - scrive La Gazzetta dello Sport-  i calciatori indagati al momento sembrano non rischiare conseguenze. Le regole Figc sanzionano infatti solo le scommesse sul calcio, mentre, stando agli atti disponibili, tutte le giocate contestate riguarderebbero poker online e altri sport. Difficile anche che Tonali e Fagioli possano incorrere in un nuovo procedimento sportivo, avendo già patteggiato e scontato sanzioni precedenti: eventuali ulteriori azioni disciplinari sarebbero possibili solo in presenza di fatti del tutto nuovi.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 12 aprile 2025 alle 06:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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