Due squadre, due binari apparentemente invertiti. L’Atalanta rallenta proprio quando il Bologna accelera, in un destino incrociato che porta le due formazioni a sfidarsi domenica al Gewiss Stadium. E nessuno meglio di Beppe Savoldi, doppio ex con oltre 230 gol in carriera, può interpretare i segnali di questa sfida cruciale per l’Europa.

BOLOGNA COME LA PRIMA DEA
«Quello che vedo oggi nel Bologna è simile a ciò che l’Atalanta aveva costruito negli anni d’oro con Sartori», afferma Savoldi in una lunga intervista a L'Eco di Bergamo. «C'è entusiasmo, c'è leggerezza, una città che sostiene ma non soffoca. Vincenzo Italiano è stato bravissimo a inserirsi nel meccanismo avviato da Motta, perfezionandolo con il suo stile». Secondo l’ex bomber, il segreto dei rossoblù sta proprio nella capacità di giocare senza pressioni: «Non hanno l'obbligo di vincere, e questo è un grande vantaggio».

L'ATALANTA E LA SINDROME DA FAVORITA
Per l’Atalanta, invece, il discorso è differente. La squadra di Gasperini arriva alla gara in evidente affanno mentale e fisico. «Il calo della Dea non è una sorpresa totale, dopo l'eliminazione in Champions League è venuta a mancare quella carica nervosa che aveva spinto il gruppo fino a quel momento», osserva Savoldi. Il problema, però, sta nel fatto che «adesso la pressione è tutta sulle spalle dei nerazzurri: hanno molto più da perdere rispetto al Bologna, che arriva lanciato e sereno».

IL FATTORE LOOKMAN E IL RITORNO AL GIOCO
Per ritrovarsi, l’Atalanta deve partire dalle certezze del suo gioco. In particolare, secondo Savoldi, è necessario riportare Ademola Lookman nelle condizioni ideali per esprimersi: «Dopo qualche screzio interno, Lookman non sembra più lo stesso. Non gli mancano i gol, ma gli manca la libertà di giocare come preferisce, cercando l'uno contro uno in campo aperto. Gasperini deve trovare il modo per liberarlo dalla morsa degli avversari». E sul compagno d’attacco, Mateo Retegui, aggiunge: «Soffre quando non è sostenuto dal gioco. È diverso da Orsolini o Castro del Bologna, che al momento godono di maggiore libertà tattica».

IL PESO DEL GEWISS
Altro aspetto cruciale per Savoldi è il fattore Gewiss Stadium: «Giocare in casa dovrebbe essere un vantaggio, ma ultimamente sembra che il campo pesi più di quanto aiuti. Bergamo è una piazza calda, che può diventare opprimente nei momenti di crisi. L'Atalanta deve alleggerire la testa dai pensieri negativi, solo così tornerà a sfruttare davvero il fattore campo».

LA CHIAVE TATTICA: LOOKMAN VS ORSOLINI
Savoldi indica chiaramente i giocatori decisivi della gara: «Lookman per l’Atalanta e Orsolini per il Bologna sono quelli che possono indirizzare il risultato. I rossoblù giocano più liberi e spensierati, i nerazzurri devono invece ritrovare la concretezza dei propri leader. Chi saprà imporre il proprio talento avrà la meglio».

CHAMPIONS POSSIBILE PER ENTRAMBE?
Savoldi crede che entrambe possano davvero qualificarsi alla prossima Champions, ma aggiunge un particolare importante: «Atalanta e Bologna non hanno le stesse pressioni delle grandi. Però i nerazzurri devono ritrovare quella leggerezza che avevano quando tutto girava a meraviglia. Altrimenti, questa pressione rischia di schiacciarli proprio sul più bello».

Domenica dunque, sarà una sfida dal sapore definitivo, dove l’Atalanta ha il dovere di invertire la rotta per non perdere definitivamente il treno Champions. Beppe Savoldi lo sa: «Bologna è pronta a fare lo scherzetto. Tocca alla Dea dimostrare di essere ancora padrona del proprio destino».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 11 aprile 2025 alle 18:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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