Nell'Atalanta qualcosa si è spento. Non da ieri, non da una settimana, ma da almeno tre mesi. Un crollo inatteso e improvviso nei risultati e nelle prestazioni, che ha ridimensionato una squadra capace di sognare lo scudetto fino a poco tempo fa. Ora l'obiettivo è difendere la qualificazione alla Champions League, ma serve una svolta rapida e concreta, partendo dai giocatori che più di altri sono mancati nella seconda metà di stagione.

CDK, IL GRANDE ASSENTE - La crisi nerazzurro porta il volto enigmatico di Charles De Ketelaere. Arrivato tra scetticismo e grandi aspettative, dopo un inizio promettente fatto di gol e assist, il belga è improvvisamente scomparso dai radar. Zero gol nel 2025 e prestazioni al limite dell'anonimato hanno risvegliato vecchi dubbi. L’Atalanta ha bisogno di ritrovare il giocatore brillante della prima parte della stagione, capace di cambiare le partite con un tocco del suo mancino.

SAMARDZIC, L'ALTRO VOLTO DELLA CRISI - Parallelamente alla parabola discendente di De Ketelaere, anche Lazar Samardzic ha perso smalto. L'uomo delle accelerazioni, il jolly dalla panchina che aveva deciso tante partite nel girone d'andata, si è progressivamente spento. Non segna addirittura dalla fine di ottobre, ma soprattutto ha smarrito la capacità di incidere nelle sfide più delicate. Gasperini sperava fosse lui l'alternativa a De Ketelaere, invece si ritrova con entrambi in apnea.

ATTACCO, RALLENTAMENTO GENERALE - Il reparto offensivo, un tempo punto di forza della squadra, oggi appare bloccato. Ademola Lookman, stella del tridente, non riesce più a brillare come prima e anche Mateo Retegui, pur restando il miglior marcatore, sembra essersi inceppato per la mancanza di palloni giocabili. Nemmeno Maldini e Cuadrado, arrivati per aggiungere qualità e fantasia, riescono a dare l’apporto sperato, lasciando spesso la squadra senza alternative valide.

IL MOTORE INGOLFATO: EDERSON E DE ROON - Non sono solo gli attaccanti a preoccupare. Anche il centrocampo è in netta flessione, e qui il calo di Ederson è evidente. Il brasiliano, autentico motore dell’Atalanta nel girone di andata, ha drasticamente ridotto la sua capacità di trascinare la squadra con intensità e dinamismo. Stesso discorso per Marten de Roon, meno brillante fisicamente e meno decisivo nei recuperi palla. Il risultato è una squadra che gira lentamente, troppo lentamente.

DIFESA IN AFFANNO, HIEN IN CADUTA - Dietro le cose non vanno meglio - analizza approfonditamente L'Eco di Bergamo -. Isak Hien, da muro invalicabile, è diventato improvvisamente fragile, come dimostrano le sue ultime prestazioni costellate di errori decisivi. Con lui anche Ruggeri e Bellanova non riescono più a dare garanzie, mentre Djimsiti e Kolasinac reggono l'urto, pur con qualche difficoltà.

LE ECCEZIONI: CARNESECCHI E ZAPPACOSTA - In questo contesto grigio, spiccano soltanto due certezze: Marco Carnesecchi tra i pali, che ha limitato ulteriori danni con prestazioni di alto livello, e Davide Zappacosta, il cui spirito di sacrificio e corsa continua rappresentano oggi le rare luci di una squadra in crisi.

ORA O MAI PIÙ - Il messaggio è chiaro: per rivedere l'Atalanta delle grandi imprese serve ritrovare l'anima dei suoi giocatori simbolo. Se De Ketelaere, Samardzic, Ederson e gli altri non torneranno a essere protagonisti, il rischio è di perdere tutto ciò che era stato costruito fino a dicembre. Gasperini e i suoi ragazzi hanno poco tempo per reagire, ma devono farlo subito, prima che la Champions sfugga definitivamente.

È il momento di svegliarsi. Ora o mai più.

Sezione: Zingonia / Data: Mer 09 aprile 2025 alle 19:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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